Virtualia?

Piove sui works in regress.

European, italiano, piemontèis. Falso e cortese. Geriatric millennial. Bezbožný. Samotář. 100% spoleh!

Ecclesiaste 1:9 ·

Sull’autobus 84 delle 17:19 nessuno gli si è seduto accanto. Forse perché la musica esce altissima dagli auricolari. Forse perché è scomposto. Forse perché è sdentato. Forse perché è nero. Forse perché è autistico. A ogni accelerata o frenata emette un gemito sopra i suoni.
Alla fermata Křídlovická salgono due zingarelle. Si piazzano nella passerella dello snodo fra i due volumi dell’autobus. Tutti gli altri passeggeri fingono d’ignorarle. Tutti gli altri passeggeri le osservano. Delle due zingarelle, quella piú sessualizzata lo squadra. Ridacchia con quell’altra. Gli si avvicina. Si allontana. Ridacchia ancora. Si riavvicina. Gli si siede accanto.
«Come ti chiami? Vieni dall’Africa? Sei africano? Quanti anni hai?»
Patrik, quattordici anni, risponde con voce flebile.
«Dai un bacio alla mia amica? Mi dai un bacio? Ti amo.»
Patrik non ha piú parole. Si schiaccia alla paratia metallica.
«Ti amo!» Scendono in fretta ad Anthropos. «Ti amo!» Le porte dell’autobus si chiudono.
Patrik manda loro un bacio cavernoso. Alza il volume di Spotify. Si culla angosciato fino a Jundrov.