Blog › 2013

Gentile marea, portami a casa ·

There, in the bleak and gusty North, I received, perhaps, my strongest impression of peace. I saw the sea to be great and calm; and the earth, in that little corner, was all alive and friendly to me. So, wherever a man is, he will find something to please and pacify him: in the town he will meet pleasant faces of men and women, and see beautiful flowers at a window, or hear a cage-bird singing at the corner of the gloomiest street; and for the country, there is no country without some amenity—let him only look for it in the right spirit, and he will surely find.

Là, nel tetro e ventoso nord, ho forse avuto la piú forte impressione di pace. Ho visto il mare grande e calmo; e la terra, in quell’angolino, era viva e mi era amica. Perciò, dovunque un uomo sia, egli troverà qualcosa che gli dia piacere e lo calmi: nella cittadina incontrerà piacevoli volti di uomini e donne, e vedrà bei fiori alle finestre, o sentirà un uccello in gabbia cantare all’angolo della strada piú cupa; e la campagna, non c’è campagna senza qualche piacevolezza – lasciate soltanto che la cerchi con il giusto spirito, e di certo la troverà.

Robert Louis Stevenson riconsiderò le sei settimane in one unpleasant country-side, ovvero the wild and inhospitable places of our own Highlands, ovvero Cicely, nel saggio del 1874 On the Enjoyment of Unpleasant Places.
Io non tornerò piú al porto.

Alba et Aurora ·

Il sole spunta all’orizzonte del Mare del Nord, nel cielo terso tinto di rosso, davanti a bassi scogli con la scritta «TRINKIE» dipinta a vernice.

Qui a Cicely ho visto molte albe e pochissime mattine (cit.) ma nessuna aurora boreale.

Primi due pannelli di una striscia di xkcd, dialogo fra due giornalisti in TV. «We go live to our 2013: Year in Review!» «Thanks! In 2013, I didn’t see an aurora.» «I- What?» «The northern lights. I thought this would finally be the year. But it didn’t happen.»

Randall Munroe ha il mio stesso rimpianto.
Questo era il posto giusto, dovevo uscire piú spesso a notte fonda.

Bonnie wee lassie ·

[OMISSIS]

In Scozia 4 [fanciulle sedicenni] su 100 restano incinte [fonte]. Alla cena natalizia aziendale Joan, la neo-dipendente 20enne, citava una sua ex-compagna di scuola al terzo figlio.

Conseguentemente, la Scozia ha la piú alta percentuale in Europa per biglietti d’auguri per la nascita di un bis-bis-nipote [ricerca originale, cartoleria del quartiere].

La Scozia è anche la seconda nazione occidentale per obesità, dietro agli Stati Uniti [fonte] di cui condividerà il tasso di crescita (del giro-vita) [fonte]. Non trovo il dato disaggregato, ma il tasso di abbandono scolastico del Regno Unito è uno dei piú alti dell’UE [fonte].

Andando a passeggio per Cicely queste statistiche prendono vita nel gruppo di giovane padre disoccupato / giovane madre esplosa con finta abbronzatura / giovanissima nonna che spinge il doppio passeggino.
Ingombrano il marciapiede, ma nessuno è piú felice e soddisfatto di loro [fonte].

I ain’t no Ewan McGregor ·

[OMISSIS]

Ero solito comprare le mie patatine
In un chip shop da regime autoritario
La ragazza che ci lavorava sembrava felice
Ma sapevo che non era come sembrava

«Vuoi sale e aceto?»
Era quel che le facevano dire
Ma nella lingua del ghetto significa
«Aiutami, sono prigioniera!»

Volevo liberarla
Nei miei sogni la vedevo
Correre nuda
Nei boschi intorno a Cicely

Se avessi delle tigri le addestrerei
Per proteggerla
Dal fascismo sessuale in agguato
Dietro ai cetriolini

Mi appoggiavo al bancone e parlavamo
Incisi il nome “Shirley” su una forchettina di legno
Ma nel negozio entrò un gruppo di skinhead
Mi fregarono la forchetta di mano

Shirley mi guardò
Per affermare la mia virilità
Io dissi «Oi!»
Loro dissero «Cosa?»
Io dissi «Niente…»

Venerdí 13 ·

Sono reduce dalla cena natalizia aziendale, di una tristezza che neanche a Capodanno, in cui credo di aver salutato per l’ultima volta i miei colleghi; ma non è questo l’oggetto del post.

[OMISSIS]

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Un po’ come non riuscire a commentare il proprio blog su Blogspot usando Google Chrome e avendo accesso con un account Google. Ah, i bei tempi di Pyra Labs!

Manonash ·

In questa maratona peri-prandiale della sesta e ultima stagione di Northern Exposure (della cui visione nel 1997 ricordo una sola scena) sono arrivato all’episodio in cui Joel Fleischman lascia Cicely Rob Morrow si libera del contratto con la CBS.
Curiosamente le storie del personaggio e dell’attore si erano intrecciate, tanto da non capirsi piú se era la realtà a copiare l’arte la fiction o viceversa. Comunque, chiusa l’esperienza di Un medico tra gli orsi, non mi pare che Rob Morrow abbia avuto una cosí luminosa carriera.
(Sorte peggiore è toccata alla co-protagonista Janine Turner, ora reginetta dei Tea Party.)

Io mi sono dimesso due settimane fa, ho terminato il contratto con Northwestern Mining Co. venerdí scorso, e mi è completamente passata la voglia di raccontare il perché e il percome. Cosa imperdonabile per un amante delle serie character-driven, mi rendo conto di non aver mai neanche scritto dei miei colleghi. Non che fossero soggetti vagamente interessanti, eh!

Il civico immediatamente adiacente a Casa Alba è chiamato Stevenson House, banalmente perché nel 1868 un giovane Robert Louis Stevenson vi abitò al seguito del padre ingegnere.
Il 17enne Stevenson, assolutamente disinteressato all’ingegneria, non riuscí ad ambientarsi (puoi leggere le lettere a sua madre da pagina 7 a pagina 18 di questo volume) e restò a Cicely non piú di sei settimane.
Io sono durato piú del doppio ma torno in Italia il 22 dicembre. Sul futuro, I’ve got no clue.

Prospettiva Nevskij ·

Scozia e Inghilterra si sono risvegliate giovedì mattina sferzate da venti con raffiche fino a 185 km/h. È il biglietto da visita dell’annunciata tempesta «Xaver», di origine artica, che da mercoledì ha messo in allerta il nord Europa. Nelle Highlands scozzesi, migliaia di case sono rimaste senza elettricità e diverse strade e ponti sono chiusi. Il traffico ferroviario è sospeso, molti voli sono stati cancellati.

Saluti dalle Highlands scozzesi. 185 km/h no ma 90 mph sí. Un paio di blackout al mattino, la collega gnocca rimasta a terra in aeroporto, l’intera rete ferroviaria nazionale bloccata. Andare in stazione in pausa pranzo a comprare i biglietti per il ritorno, con il fiume grigio che traboccava e il nevischio che girava in grandine sul coppino, è stato divertentissimo!

In Scozia circa 80mila persone sono state evacuate e molte città sono rimaste senza elettricità.

No. Chissà questi cos’hanno tradotto.

A differenza della cittadina gemella, il porto di Cicely è sopravento sottovento protetto dal vento, altrimenti sarebbe scattato anche qui come nel resto dell’isola l’allarme storm surge, l’evento meteorologico piú terrificante di cui si possa sorridere in TV (ovviamente la pagina di Wikipedia in italiano non esiste).

Gale, gale blow
Gale, gale blow
My umbrella can’t take it you know
Been caught in a hail storm
A blizzard, tornado’s nose
But nothing, no nothing
Can beat this gale blow

Se mio nonno è sopravvissuto alla Campagna di Russia, io posso ben sopravvivere al meteo della contea.

St. Andrew’s Day ·

Alba davanti al porto, cielo e mare saturi di color arancione.

Cicely, Scotland – Sunrise, 08:33.

Averlo visto prima! ·

«I’m going to tell you a secret about everyone else’s job.» «Okay.» «No one knows what they’re doing.» «…» «I don’t know how to run an Animal Control Department. Half the documents I get I put right into the shredder because they’re so boring.» «But you seem, like, you do know what you’re doing.» «Yeah, I seem like it.» «Deep down everyone is just faking it until they figure it out.» «And you will too, ‘cause you’re awesome and everyone else sucks.» «…»

– Ora ti racconto un segreto sul lavoro di tutti gli altri.
– Okay.
– Nessuno sa quello che fa.
– …
– Io non so come si manda avanti un Ufficio Controllo Animali. Metà dei documenti che ricevo li distruggo direttamente perché sono cosí noiosi.
– Ma sembra che tu, ecco, che tu sappia quello che fai.
– Eh, sembra. Sotto sotto tutti semplicemente fingono finché non lo capiscono. E lo farai anche tu, perché tu sei fantastico e tutti gli altri fanno schifo.

~ Aubrey Plaza (April) e Chris Pratt (Andy), Parks and Recreation S06E06, Filibuster.

L’Accampamento ·

Se vuoi provare a scovarmi fuori casa dopo cena, puoi cercarmi all’Accampamento, un pub fin troppo tranquillo di là del ponte del porto, che prende il nome dal luogo dove nel 1651 (?) si fermò a riposare l’esercito di Oliver Cromwell.

Ero entrato all’Accampamento una prima volta cercando un posto dove cenare. Sono tornato un mercoledí sera per digerire l’abbondante pasto al ristorante indiano. Ho preso posto su uno sgabello spaventando la popputissima barista e ho ordinato una Orkney Dark Island.
Il mio accento ha attirato l’attenzione dei pochissimi presenti. Un ometto sullo sgabello accanto mi ha chiesto le solite cose: se ero un turista, da dove venivo, che ci facevo a Cicely. L’ometto si è qualificato come Barry, aiutante nelle serate di karaoke, e mi ha presentato il proprietario, Holling. Holling ha subito provato a piazzarmi un letto in una sua residenza per marinai. Barry, davanti al suo boccale, mi ha confessato che «una volta» aveva un problema, poi mi ha mostrato un certo colpo di biliardo, infine mi ha stretto la mano per il coraggio nel fare tutta quella strada per lavorare.

La seconda volta, sempre di mercoledí, Barry e Holling non c’erano, ma la barista popputa sí, con un’altra donna. Due ragazzi giocavano a biliardo. Ho chiesto alla barista e all’altra donna cosa ci fosse da fare a Cicely: poco o niente, davvero non mi sarebbe piaciuto il karaoke?

La terza volta, sempre di mercoledí, non c’era nessuno dei personaggi precedenti. La barista era stata sostituita con un’altra con l’aspetto stereotipico da tossicodipendente. Un anziano con l’aspetto stereotipico da alcolizzato è venuto a sedermisi accanto.
– Benvenuto a Cicely!
– Non sono un turista, lavoro e vivo qui da un mese!
Jack la volpe d’argento mi ha raccontato di come si presenta a tutti i turisti che si fermano all’Accampamento (mi pensava francese). Mi ha detto di Holling, e della ex-moglie (l’altra donna) con cui gestisce non uno ma due pub. Mi ha offerto da bere e mi ha raccontato la storia della sua vita, dalle Orcadi alla famiglia sfasciata (lui il problema ce l’ha tuttora).
Durante una pausa-sigaretta di Jack, altri due avventori piú giovani mi hanno offerto da bere (sono a posto, grazie), abbiamo parlato di calcio e musica, infine mi hanno chiesto se avevo un’idea di quale fosse stato l’impiego del vecchio ubriacone.
– Sindaco di Cicely?
– Ingegnere alla centrale nucleare.
Jack la volpe d’argento è rientrato e ha ordinato un’altra lager. Quando mi sono congedato, anche lui mi ha stretto la mano per il coraggio nel fare tutta quella strada per lavorare.

Football played here ·

Fra i passatempi della popolazione maschile, ce n’è uno che ha frequenza quindicinale: un sabato sí e uno no, alle 3 del pomeriggio, gioca in casa il Cicely Academy F.C.
Il Cicely Academy fu fondato un mese dopo il Genoa ed è la squadra semi-professionistica piú a nord della Scozia. Gioca nel campionato regionale, al quinto livello della piramide, corrispondente al nostro Campionato Dilettanti o, per qualità di gioco, all’Eccellenza.
Nella centocinquantenaria storia del calcio scozzese la contea non ha mai espresso talenti. Il primo calciatore di queste parti a giocare in Nazionale, l’ha fatto martedí scorso!

Disegno di un gabbiano con una sciarpa bianconera intorno al collo.

Come on ‘e Scorries!

Il campo dell’Academy è alla periferia sud della cittadina, è molto ben curato, ed è in lieve ma percepibile pendenza. Le due tribune coperte (VIP e popolare) possono ospitare fino a 2000 persone. Diciamo che 300 o 400 500 spettatori fanno regolare presenza.
Il Cicely Academy ha come colori sociali il bianco e il nero, ed è ovvio che dovessi diventarne tifoso e comprarmi la maglietta! Il mio esordio è stato immediato, un pareggio 1 a 1 contro i campioni uscenti. Tre settimane dopo c’è stata la vittoria 5 a 2 contro una squadra dai tifosi antipatici. Due settimane dopo è arrivata la sconfitta 1 a 0 contro una compagine di bassa classifica che ha concluso un’imbattibilità casalinga durata un anno e mezzo. Ancora due settimane, e il centravanti mancino dell’Academy è entrato nella storia segnando otto gol contro l’unico club dell’ovest. Due settimane fa gli altri hanno sbagliato un gol a porta vuota al 90°, e noi (come da regolamento) abbiamo segnato l’1 a 0 in contropiede. Ieri pomeriggio abbiamo pareggiato 2 a 2 in un divertente match contro una squadra dai tifosi simpatici.

We’re black, we’re white
We’re fuckin’ dynamite!
Academy, Academy

I tifosi avversari, simpatici o antipatici, si fanno una media di quattro ore di automobile per giungere fin qui, e sono trattati con assoluto rispetto. Non sono relegati nel “settore ospiti”. Non esiste servizio di polizia. I bambini scorrazzano liberi oltre la staccionata a bordocampo, piú interessati al loro pallone che alla partita. L’arbitro e i guardalinee sono (giustamente) insultati per novanta minuti, poi finisce lí. Al triplice fischio, tutti a casa o al pub.

Il Cicely Academy F.C. è terzo in classifica e sta vivendo una delle sue migliori stagioni.

Le Scale Nere ·

Riproduzione del dipinto.

Oggi pomeriggio il dipinto Scalinata a Cicely è stato battuto all’asta per 900.000 £.

La cosa davvero pazzesca è che questa canzone dedicata all’autore del quadro nel 1978 è stata tre settimane in testa alla classifica britannica e ha venduto 750.000 copie.

La neve sul mare ·

Alba davanti al porto innevato, in un contrasto di azzurro e oro. Alba davanti al porto innevato, in un contrasto di azzurro e oro.

Se c’è la neve sul mare, forse c’è ancora speranza.

First snow ·

Oh, the snow, the beautiful snow, filling the sky and earth below. Over the house tops and over the streets, over the heads of people you meet. Dancing, flirting, skimming along.
Oh, the snow, the beautiful snow, how the flakes gather and laugh as they go. Whirling about in their maddening fun, it plays in its glee with everyone. Chasing, laughing, hurrying by, it lights on the face and sparkles the eye.
And even the dogs, with a bark and a bound, snap at the crystals that eddy around. The town is alive and its heart in a glow, to welcome the coming of beautiful snow.

~ John Corbett (Chris), Northern Exposure S05E10, First Snow.

Bon hiver, Cicely.

Grossi fiocchi di neve cadenti su una strada scura. Luna piena fra nuvole colorate dell’iride.

Un quarto d’ora dopo, non di piú.

Scattered black and whites ·

Se l’offerta di narrativa e saggistica non è il suo punto di forza, la biblioteca di Cicely può vantare una notevole collezione di volumi sulla comunità locale. Un intero salone, alla cui guardia è posto un coccodrillo imbalsamato, è occupato da un’emeroteca di pubblicazioni regionali e da annali che coprono trecento anni di storia.
Al piano superiore c’è uno spazio espositivo che fino a ieri ha ospitato una mostra di foto intitolata Cicely Kids. Le fotografie in bianco e nero, scattate ai bambini della contea fra 150 e 100 anni fa, provenivano dallo sterminato archivio di una famiglia di professionisti.
Bambini ricchi, bambini poveri, bambini e cagnetti. Tanti cagnetti.

[OMISSIS]

Sulla strada dal supermercato a casa avevo notato un cambiamento. Il pluripremiato negozio di fiori della figlia del proprietario del chip shop (seriously), che era chiuso da qualche settimana, è stato sostituito da un Compro Oro. Che tristezza, un Compro Oro a Cicely.

Un paio d’ore prima ero seduto alla mia scrivania quando ho sentito del trambusto nell’ufficio alle mie spalle. Voltandomi ho visto Maggie O’Connell carponi sul pavimento, strozzata da una caramella offertale da Adam. Il tempo di chiedere aiuto e la caramella è andata giú.

Questo era il cielo sopra Cicely in quei minuti (foto di Jim Rabbitts, molte altre qui).

Tramonto giallo-arancione fra i tetti e gli alberi spogli.

La saletta delle Scale Nere ·

There’s a hole in my neighbourhood down which of late I cannot help but fall…

L’albergo da poco dove ho soggiornato per i primi nove giorni ha una saletta un po’ isolata che ogni giorno si trasforma. Al mattino si fa colazione ascoltando la medesima selezione di musica elettronica d’atmosfera (Air, Zero 7… Joe le taxi). Nel tardo pomeriggio si cena guardando una videocassetta con l’equivalente UK di Paperissima. La sera si va a sbevazzare (oddio, ci sono andato un sabato e non c’era nessuno).
Una mattina nella saletta è comparsa una lavagna che invitava a partecipare al concerto di un gruppo locale. Ho chiesto a Guy, il proprietario, che musica sarebbe stata suonata.
– Mah, qualcosa tipo i Mumford and Sons. Niente rock, niente rock. Sono bravi.
Fleet Foxes, Mumford and Sons e tutte ‘ste band hipster che armonizzano, come dire… ma per cinque sterline ero disposto a rischiare la noia. Ho comprato un biglietto.

(Qui volevo inserire l’unico videoclip disponibile su YouTube, ma è stato reso privato.)

Qualche settimana dopo salivo le Scale Nere del dipinto ed entravo nella saletta strapiena per il concerto piú a nord della Gran Bretagna. Strimpellava la chitarra Liam Gallagher, cui sarebbe seguito un altro Liam Gallagher (ma mai Liam Gallagher quanto Luigi Cacciapuoti). Non ero il piú vecchio nel locale soltanto per la presenza della mia mancata padrona di casa – tornata fresca fresca da New York? – e dei genitori dei musicisti.
Alle dieci e un quarto la band imbracciava gli strumenti. E invece di noiose armonie vocali, cominciava una stratificazione di suoni shoegaze che saturavano completamente la saletta e illuminavano il mixer come un albero di Natale. Sette canzoni, non molte, ma vissute.
Al termine, con le orecchie ancora sibilanti, sono andato a parlare con un paio dei ragazzi. No, non hanno ancora pubblicato un disco! Stanno raccogliendo materiale da registrare! Adesso hanno lo stesso manager di Noel (Gallagher)!
Sono abbastanza sicuro che non sentirò mai piú parlare di loro. [1]

Quella sera ho fatto conoscenza con il whisky della distilleria del quartiere, il che potrebbe avere alterato la mia capacità di giudizio. Altrimenti non mi spiego perché avrei comprato un biglietto da quindici sterline per vedere una famosa band-tributo ai Beatles.

Un mese dopo risalivo le Scale Nere, entravo nella saletta e Li Beatles erano già sul palco. Non ero il piú giovane nel locale soltanto per la presenza di un’alta e bellissima fanciulla, con la famiglia, che ha bevuto una birra ed è svenuta.
A me piacciono i Beatles – a chi non piacciono i Beatles, a parte Scaruffi – però insomma, due ore di cover del periodo post-amburghese (con un’incredibile pausa di tre quarti d’ora) per quindici sterline…
Quella sera in altri luoghi di Cicely suonavano pure un sosia di Elvis e un sosia di Marc Bolan.

  1. Allora erano The Maginot Band, poi sono diventati Neon Waltz, e nel 2017 hanno pubblicato l’album di debutto Strange Hymns ~ndMassi.

Cosa fare a Cicely (quando sei vivo) ·

Quando non avevo ancora trovato casa, e per nutrirmi giravo da un locale pubblico all’altro, era la mia domanda preferita: «Cosa c’è da fare a Cicely? Voglio dire, nel tempo libero.»
«Niente.»
«[Silenzio e scrollata di spalle.]»
«Cosa ci fai in questo buco? Vattene prima che puoi!»

La cittadina, isolata dalla geografia, è effettivamente un deserto culturale e ricreativo.
La libreria / coffee shop sulla High Street ha chiuso i battenti a luglio, attribuendo la colpa alla concorrenza dei grandi supermercati. Negozi di dischi non ne ho visti. Il videonoleggio giace sbarrato in quell’edificio all’angolo della mia via che sembra un maniero abbandonato. Il teatro c’era una volta. Il cinema piú vicino è a 30 km.

L’amministrazione regionale ha seminato biblioteche in tutto il nord della Scozia, e quella di Cicely è la seconda per importanza. Quando sono andato a iscrivermi l’impiegata ci ha tenuto a farmi sapere che il francese e l’italiano sono le sue lingue preferite, poi mi ha illustrato il contenuto degli scaffali. Ho detto che ero interessato ai classici. «Ne abbiamo qualcuno…» Un po’ pochi. La biblioteca di Cicely ha una collezione pensata per la lettrice media, ovvero la casalinga disperata: romanzi d’amore, racconti di viaggio, autobiografie di celebrità.
(Ho noleggiato Bad Science di Ben Goldacre, sono fermo da un mese a pagina 60.)

Libri e dischi usati si possono trovare nei tanti charity shops di Cicely per una sterlina l’uno o poco piú. Ovviamente l’usato rispecchia il gusto dei britannici: paperback, celebrity culture, boy- e girl-bands.
(Ho comprato l’opera omnia di Alexander Pope e qualche romanzo, l’autobiografia di Gordon Ramsay e la raccolta dei viaggi di Michael Palin, No Angel di Dido e qualche singolo anni ‘90, senza leggerli o ascoltarli. Ho acquistato anche un puzzle che non tocco da settimane, e soprattutto la riproduzione dell’Ophelia di John Everett Millais che adorna il mio salotto.)

Il proprietario dell’albergo dove ho soggiornato per i primi nove giorni, che chiamerò Guy per simpatia e somiglianza con il cantante degli Elbow, ha organizzato per diverse estati un festival musicale nel grande prato a ovest di Cicely. L’ultima edizione è stata un fallimento e il festival non si terrà piú, ma Guy non si è perso d’animo e si è messo a organizzare concerti nel minuscolo pub annesso all’albergo.
Sono andato a vederli, ma ne scriverò in un prossimo post.

Cartoline da Cicely ·

Sabato mattina. Il fotografo scarso, la macchina fotografica semi-rotta, la luce grigiastra. Centoventi fotografie che non rendono l’apertura degli spazi, ma danno un’idea del posto.

Cartoline da Cicely.zip 224.3 MB

Spoiler alert: per tirare su gli ascolti – ma pure altro – la produzione di Cicely, Scotland ha ingaggiato un’attrice locale che interpreterà il personaggio dell’impiegata part-time gnocca. È alta e roscia, la chiamerò Joan. Poco prima del colloquio provino si aggirava per l’azienda il set come se si trovasse dentro un’astronave.

Chip Shop Girl ·

Venerdí 13 settembre ho preso possesso di Casa Alba, ho firmato il contratto di lavoro con Northwestern Mining Co., e ho conosciuto la Chip Shop Girl.

[OMISSIS]

Shirley, give my greetings to the new brunette.

Casa Alba ·

In questa parte di globo le case sono identificate piú spesso per nome che per numero civico.

Veduta esterna dell’appartamento.

La mia ce l’ha un numero civico, ma fra me e me la chiamo per nome: Casa Alba.

Veduta interna dell’appartamento.

Casa è la parola italiana che significa “casa”.

Cucina.

Alba è uno dei nomi con cui i Romani identificavano la Scozia…

Sala da pranzo.

… ma anche il nome della Scozia in gaelico scozzese (si pronuncia all’incirca “Alvpa”).

Camera da letto.

Inoltre le due finestre di Casa Alba sono orientate esattamente a est: al mattino c’è luce!

Finestra del salotto con vista sul porto.

Io mi sarei accontentato di un bilocale cucina piú singola…

Salotto.

… invece ho affittato una piazza d’armi con un salotto e una camera matrimoniale inutili.

Se vuoi venire a trovarmi, EasyJet vola Malpensa–Edinbora una volta al giorno, Ryanair vola Ciampino–Edinbora una volta alla settimana. Da Edinbora a Cicely c’è il bimotore, o il treno, o l’autostop.

Life for rent ·

Cosí a due ore dall’atterraggio ero già dentro la mia casa ideale: un bell’appartamento con mansarda, a due passi dal luogo di lavoro e da tutte le comodità, economico nell’affitto e nella manutenzione. Avevo perso l’indirizzo e mi era stato difficile avere una nuova risposta via e-mail, SMS o telefono dalla proprietaria, ma ce l’avevo fatta.
Come ho scritto, la tizia sarebbe partita per Edinbora e poi New York con l’aereo delle 17.
– Vuole delle referenze?
– Oh no! Se Walter White ti ha assunto, sei una persona a posto!
A sua volta Walter White mi aveva assicurato che la tizia era una businesswoman affidabile. Certo, sul sito Internet del giornale locale si potevano leggere particolari imbarazzanti sulla sua esperienza come consigliera regionale indipendente: aveva costretto il predecessore alle dimissioni per assenteismo, e a sua volta era stata costretta alle dimissioni per assenteismo.
Ci siamo messi d’accordo che io avrei visto altre case e poi l’avrei ricontattata, mentre lei avrebbe considerato il mio nome fra i possibili tenutari. Due giorni dopo le ho comunicato che il suo appartamento era il mio preferito e che avrei voluto entrarvi il prima possibile. Nessuna risposta: né “sí” né “no” né “non rompere”. Ho riprovato piú volte nei giorni a seguire. Nessuna risposta: né “sí” né “no” né “non rompere”.
Non ho piú avuto alcuna notizia dell’affidabile businesswoman.

Il giorno dopo l’atterraggio Adam mi ha dato uno strappo alla casa «un paio di miglia fuori». Le miglia erano quattro e il cottage era parte di un crocicchio lungo una strada provinciale dove «un tempo si poteva giocare senza che passasse un’auto». Non ho notato molto piú traffico. Paesaggio stupendo, la costa selvaggia a portata di sensi, ma impraticabile senza un mezzo di trasporto.
Rientrato a Cicely sono andato all’appuntamento con l’agente immobiliare locale, che si è presa una buona mezz’ora di ritardo. La casa era al piano terra di un orribile edificio sulla riva nord della baia ed era in condizioni igieniche non ottimali.
– What’s the council tax band?
– “E”.
– “E”?
– No, “E”!
– Sorry, “E”?
– “E” for “Apple”!
L’agente mi ha poi inviato un modulo di otto pagine di referenze da fornire, piú dettagliato di un’autopsia, che sarebbe stato valutato da una società specializzata statunitense. No.

L’agenzia basata nel capoluogo regionale, 200 km piú a sud, aveva provveduto a inoltrare la mia e-mail a quei proprietari di un quadrilocale che erano partiti per il Canada e sarebbero ritornati a fine mese. Avevo appuntamento nel primo pomeriggio con «una vicina di casa», tale Mrs McAvoy.
Sono arrivato con qualche minuto di anticipo. La casa era al piano terra di un solido edificio in pietra con vista sul porto, lungo la strada in forte pendenza che collega l’area portuale e l’area residenziale della metà meridionale di Cicely. Ho salito i tre gradini all’entrata e ho bussato alla porta aperta. Un vecchietto dall’accento incomprensibilmente comprensibile mi ha invitato a entrare.
– Hello, I’m Joel Fleischman, I’ve got an appointment with Mrs McAvoy to view the flat.
Ci ho messo un po’ a capire che quel vecchietto gentile che mi portava a spasso per le stanze era Mr McAvoy. All’ingresso, un ampio salotto diviso in zona conversazione e zona pranzo con cucina parzialmente a vista. A sinistra, una camera da letto singola con finestra e bagno. In fondo, una camera da letto matrimoniale con lucernario e bagno. Arredamento completo e moderno ma soffitti altissimi. Troppo grande.
– It would be perfect if it was half the size.

Venerdí 13 (!) Mr e Mrs McAvoy mi consegnavano le chiavi di Casa Alba.

Life for Rent è in vendita a 1 £ al charity shop cristiano.

Flat-hunting ·

Ho cominciato a cercare una sistemazione ancora prima di accettare l’offerta di lavoro: per trasferirmi a Cicely avevo bisogno di trovare un mono o bilocale arredato ed economico, da cui poter raggiungere il luogo di lavoro a piedi e in tutte le condizioni climatiche.
Via Google ho trovato i contatti delle agenzie immobiliari locali e la pagina degli annunci del sito Internet di riferimento della contea. Ho scritto e-mail a sette agenzie e ho scritto o telefonato a sette privati, spiegando chi fossi e cosa sarei venuto a fare nel nord della Scozia. Adam di Northwestern Mining Co. è stato incaricato di aiutarmi nella ricerca.

Delle sette agenzie, una ha risposto di non trattare affitti, tre non hanno risposto del tutto. La quinta ha mostrato ad Adam un appartamento vuoto, senza né arredamento né infissi. Con la sesta ho fissato un appuntamento il giorno dopo l’atterraggio. La settima, basata nel capoluogo regionale 200 km piú a sud, ha risposto di avere disponibile un quadrilocale della cui locazione si occupavano i proprietari stessi (!) che erano appena partiti per il Canada (!!) da cui sarebbero tornati a fine mese (!!!).
C’era però la possibilità di farsi aprire l’appartamento da una vicina di casa.

Con i privati non ho avuto migliore fortuna. La prima telefonata dall’Italia ha spaventato una vecchietta che mi ha detto di richiamare quando sarei stato a Cicely. Al mio arrivo a Cicely l’appartamento era andato. La seconda persona contattata ha chiuso la chiamata due volte. Ho riprovato con un SMS, spendendo esplicitamente il nome dell’azienda:
– Ahahah, conosco Walter White molto bene, ti invio le foto via e-mail!
Purtroppo la proprietaria sarebbe dovuta partire per New York poche ore dopo il mio arrivo (!!!) ma ci sarebbe stato il tempo per una veloce visita. Una terza coppia mi ha convinto a visitare la casa di loro proprietà «un paio di miglia fuori». Il quarto e il quinto locatario [1] non mi hanno risposto. La sesta ha risposto di aver già affittato. La settima ha risposto di volere un affittuario piú a lungo termine.

[To be continued…]

  1. Errata corrige: non locatario ma locatore ~ndMassi.

Foca-spotting ·

A chi mi chiedeva se ho visto la foca: sí, finalmente.
Attraversavo il ponte sulla foce del fiume Cicely quando ho notato due occhi spuntare dall’acqua; dietro gli occhi la testa, dietro la testa il corpo. Una foca, anzi no, due foche disorientate dall’alta marea che ha portato il mare nell’estuario. Il tempo di inquadrarle con il cellulare, grigio su grigio, si sono guardate e si sono messe a nuotare in direzione opposta.
Quando il Mare del Nord è agitato, se cadi dal ponte ti ritrovano in Svervegia.

L’astronauta smanettone ·

Ah già, l’Uomo Venuto dallo Spazio.
Il prof. White me lo presenta come «un amico di Northwestern Mining Co.». Ha un bicchiere di vino in mano, mano che mi sembra tremargli leggermente. Ho letto la sua biografia su Wikipedia e non so cosa dirgli: questo tizio ha pilotato uno Shuttle!
È lui a rompere il ghiaccio. Mi chiede cosa farò in azienda e da quale parte d’Italia provengo.
- I’m from the North-West, sir.
- Near Florence?
Afferma di non aver mai visitato il Paese come turista e di amare le nostre motociclette, ma di non potersele permettere. Scopro che è stato pilota collaudatore di caccia nel nord-est (Aviano?) e in un’isola del Mediterraneo (la Sardegna) che mi descrive come un fantastico campo giochi della NATO. Rimpiange l’ebbrezza dei raid aerei durante la Guerra del Golfo, ma viene zittito da un’occhiataccia della moglie.
La moglie dell’astronauta è alta e bionda ma non è un trofeo: stanno insieme da quando lui era uno scapestrato motociclista e girava l’ovest degli Stati Uniti a bordo dei treni merci. Come una buona madre vuole sapere della mia sistemazione a Cicely, come una buona moglie tiene d’occhio il marito e il contenuto del suo bicchiere.

L’uomo al centro della sala è una celebrità perché indossa una famosa tuta blu e perché si presta a scattare fotografie con sconosciuti, ma nella divisa c’è una persona e vorrei capire chi sia quando è in abiti civili. Me ne faccio un’idea il pomeriggio successivo, quando l’Uomo Venuto dallo Spazio è ospite in un centro ricreativo a pochi passi dal mio albergo.
Il senso della sua presentazione (calibrata per il pubblico di bambini e diretta dalla moglie) è che è la passione a muovere tutto. Quasi a ribadire che gli Stati Uniti sono “la terra delle opportunità”, precisa con orgoglio che è nato povero ed è cresciuto in una casa popolare. Amava i grandi spazi aperti e odiava la scuola, ma lo studio gli fu necessario per poter vivere le proprie passioni. La laurea in ingegneria non è stata un pezzo di carta, ma la chiave per entrare in aviazione e aprire la porta della NASA. Tutta la sua carriera, dagli F-16 a Hubble, è stata una conseguenza dell’amore per le motociclette.

In giacca e cravatta con Duane G. Carey e la moglie Cheryl.

È seguita un’ora di diapositive di carene e carburatori per il club di smanettoni locali.

Finis Terrae ·

C’è una canzone dei Blur, molto popolare fra i fan, che racconta un immaginario viaggio in barca a vela intorno alla Gran Bretagna. L’ultimo verso, la Regina è impazzita e si è gettata da Land’s End, fa riferimento alla punta occidentale dell’isola. Ho sempre voluto visitare Land’s End!
Lo stesso giorno del mio approdo a Cicely sono finito all’estremità opposta.

Molo di John o’ Groats, e isole all’orizzonte.

In lontananza, le isole Orcadi.

Finis Terrae è un pugno di case arroccate su un promontorio che vive di turismo, essendo una meta suggestiva per ciclisti e manifestazioni di beneficenza. A Finis Terrae, sette ore dopo il mio atterraggio, si è svolto un ricevimento in onore del mio capo, il prof. Walter White, recentemente insignito del suo secondo Premio della Regina per l’Impresa.
Avevo incontrato quasi tutti i miei colleghi durante una breve visita pomeridiana in azienda. Ed è passato a prendermi in albergo insieme ad Adam, che avevo conosciuto la mattina in aeroporto, e alla sua fidanzata Eve. Alla sede del ricevimento si davano un gran daffare O’Connell, vestita leggerina nonostante mi avesse consigliato di portare un cappotto, e Skyler White con i tre figli. Il prof. White intratteneva gli ospiti di alto profilo: la moglie del deputato locale (balzato alle cronache per aver votato contro l’intervento militare in Siria), un qualche altro ex-parlamentare, una giovane consigliera regionale nazionalista, e la Lord Luogotenente della contea.
L’istituto del Lord Luogotenente è qualcosa di simile alla nostra carica prefettizia, ma ha soltanto valore di rappresentanza del sovrano. Temevo che sarei stato fisicamente costretto a inchinarmi dinanzi a una nobildonna con il parruccone. Al contrario, sono stato presentato a Miss Edna Hancock come «il neo-assunto italiano» e ho ricevuto un calorosissimo benvenuto.

In giacca e cravatta a John o’ Groats.

Quest’anno mancava soltanto il punto piú a nord.

Ho stretto mani, ho ripetuto «è un piacere conoscerla» e ho spiegato a parecchie persone il perché della mia presenza, ma fortunatamente non sono stato al centro dell’attenzione. Neanche il festeggiato, prof. White, era al centro dell’attenzione.
Al centro dell’attenzione era l’Uomo Venuto dallo Spazio.

[To be continued…]

Yuko and Hiro ·

Northwestern Mining Co. ha sede nell’edificio in pietra che un tempo ospitava la fonderia di Cicely, nella metà meridionale della cittadina, a pochi metri dal porto. In realtà l’edificio è un guscio che contiene un prefabbricato modulare, con qualche muro e molto cartongesso.
Come la Gallia, l’azienda est omnis divisa in partes tres: al piano terra si trovano la reception e un ufficio, la cucina che funge da sala riunioni, i laboratori e i magazzini; un tramezzo ospita l’ufficio del prof. White; la mansarda è territorio degli ingegneri elettronici.

Varcata la soglia, la prima faccia che si incontra è quella rubizza della segretaria Marilyn. L’aspetto e il pesante accento della contea identificano immediatamente Marilyn come un prodotto locale. È un’ex-infermiera, e ha mantenuto la pratica ruvidità della professione.
L’ufficio è occupato saltuariamente da Skyler White e da colei che mi ha preceduto di un mese e mezzo: Maggie O’Connell, 22enne inglese trasferitasi in queste lande da ragazzina, neo-laureata in fisica e matematica. O’Connell è carina, ma soltanto quando sorride.
Io, Joel, ho preso possesso di una scrivania vicino al radiatore della stanza accanto.
Addentrandosi nei laboratori ci si imbatte nel corpaccione di Chris, 29enne autoctono, il dipendente piú longevo e l’autentico tuttofare dell’azienda. Chris si dovrebbe occupare esclusivamente di logistica, ma sa ogni cosa ed è l’unico davvero insostituibile.
Salendo la scaletta incrocio spesso Ed, ed è sempre lui a farsi da parte. Inglese 26enne, Ed è felicissimo se può starsene in disparte a costruire uno strumento o a saldare circuiti.
Il sottotetto è propriamente il regno di Adam. Adam è un ingegnere PhD quasi 35enne cresciuto nella cintura centrale della Scozia, ed è stato colui che mi ha materialmente aiutato a trasferirmi a Cicely, dove lavora dal 2010. Adam convive da undici anni con Eve.
Un migliaio di miglia piú a Sud abita Bernard, collaboratore occasionale. Qualche tempo fa la fidanzata gli ha imposto di lasciare Northwestern Mining Co. e Cicely per traslocare presso Londra. Tuttora il suo nome risuona con rimpianto nelle parole di Chris e del prof. White.

Il primo giorno ufficiale di lavoro ho stampato un rozzo biglietto da visita, con il mio nuovo indirizzo e il mio numero di cellulare UK, e l’ho distribuito ai colleghi. Tranne Adam, di cui avevo già tutti i contatti, nessuno ha ricambiato la cortesia.

Northwestern Mining Co. ·

Il racconto si fa subito difficile. Nella Cicely di Northern Exposure esistono soltanto personaggi bizzarri con le loro storie. Qui in Cicely, Scotland, ai personaggi bizzarri si aggiungono un capo e un impiego e certificati da ottenere per ottenere altri certificati.

Comincerò con l’azienda che mi ha assunto. Come ho scritto nell’e-mail di commiato, Northwestern Mining Co. produce uno strumento per l’analisi fisica di materiali. Non pensare a un’ipertecnologica catena di montaggio, ma piuttosto a un laboratorio di artigianato che spedisce in tutto il mondo non piú di una ventina di pezzi all’anno.
Il proprietario, amministratore delegato, direttore tecnico e mente suprema è l’inventore dello strumento: un professore di fisica poco piú che cinquantenne, Walter White.

Walter White in un laboratorio di chimica, fotogramma da Breaking Bad.

Niente spoiler sul finale di Breaking Bad, lo prometto.

Alla fine dell’800 un famoso fisico britannico teorizzò un certo fenomeno. Cent’anni dopo il dottorando Walter White ha costruito uno strumento per analizzare il fenomeno. Nel corso della carriera accademica Walter ha sviluppato lo strumento e tredici anni fa è tornato nella sua cittadina natale, Cicely, per fondare Northwestern Mining Co. e fare soldi.

Walter è autenticamente appassionato del proprio lavoro, sia nell’aspetto scientifico sia nell’aspetto commerciale, al punto da considerare l’azienda e i dipendenti come un’estensione della sua famiglia. Non a caso con lui lavora la moglie scandinava, Skyler. Anche Skyler è laureata in fisica ma si occupa di programmazione elettronica, almeno quando non la si trova in cucina a mangiare.
Walter e Skyler hanno tre figli: Walt jr., diciassettenne appena partito per studiare fisica all’università; Walt jr. jr., quindicenne studente al liceo locale; e Holly, cinquenne dallo sguardo serissimo.
Walt jr. ha un regolare contratto da tre ore alla settimana, con la mansione di aggiornare i quattro (4) siti Internet dell’azienda. Come ho potuto subito constatare, il lavoro di Walt jr. è intoccabile. Non importa che i siti siano troppi e innavigabili, «dobbiamo tenerlo a bordo». È considerato un ottimo fotografo, ma nessuna delle sue fotografie è usata per le pubblicità.
Walt jr. jr. trascorre molti pomeriggi nei laboratori, occupando ore di lavoro degli ingegneri elettronici. È avviato a un futuro simile ai genitori e al fratello, nonostante abbia bisogno di ripetizioni di fisica e matematica.
Holly ha una scatola di pupazzi nella saletta delle riunioni.

[To be continued…]

I tre capisaldi dell’emigrato ·

  • L’acqua calda.
  • La connessione Internet.
  • La Nutella.

Ora ho tutti e tre, piú o meno stabilmente, e posso tornare a scrivere. Ho cambiato il sottotitolo del blog [1] perché finora di foca (l’animale, eh) se n’è vista poca. Nell’attesa del prossimo post, una canzone sulle barriere linguistiche fra giovani albioniche e giovani latini.

  1. Northern Exposure, ovvero: Un fisico tra i gabbiani ~ndMassi.

Intervallo ·

Monoscopio ·

Ci scusiamo per l’interruzione. Ieri il sito di Blogspot ha cominciato a segnalare l’incomprensibile errore Ti sei scollegato da un’altra posizione. Vuoi eseguire di nuovo l’accesso? “Sí” genera lo stesso errore. “Esci” non produce risultati. Scrivere dall’applicazione per cellulare è frustrante. Le trasmissioni riprenderanno appena possibile.

Edinbora ·

Cosí martedí ho preso un aereo da Milano Malpensa e sono atterrato a Edinburgh Turnhouse. “Edinbora”, come da lezione d’inglese delle medie.

La prima conversazione è stata con il cabbie:
– Qwertyuiopasdfghjklzxcvbnm.
– Sorry?
– Asdfghjklzxcvbnmqwertyuiop.
– Come again, please?
– Zxcvbnmqwertyuiopasdfghjkl.
– I really don’t understand you, I still have to get used to the accent.
Al quarto tentativo ho capito che mi stava chiedendo se ero in Scozia per turismo. Quando ho spiegato che stavo emigrando ed ero diretto nella contea di Cicely, ma dovevo passare la notte a Edimburgo perché non c’era la coincidenza, non mi è sembrato particolarmente impressionato. Anzi, si è subito offerto per riportarmi in aeroporto l’indomani. Tassisti.

Royal Mile nel tardo pomeriggio.

Passato Murrayfield e depositate le valigie di cartone al B&B, ho camminato fino alla piú famosa (unica) attrazione turistica di Edimburgo: il Royal Mile, la lunga strada lastricata che unisce i principali palazzi del potere scozzese, dal castello alla residenza reale. Il castello chiudeva, la residenza reale era vuota, le bancarelle sbaraccavano e i turisti affollavano i ristoranti. Infilatomi anch’io in un pub ho chiesto una bistecca (steak) e una rossa a caso, mi è stato servito uno spezzatino (stew) e una Loch Ness Red Ness. Alla cassa ho preso le poche monetine di resto e le ho lasciate cadere nella tazza delle mance.
– Plof, plof, plof.
Non era la tazza per le mance, era la tazza dell’acqua per allungare il whisky.
– I thought it was a tip jar!

Selfie 	al castello di Edimburgo.

Il giorno seguente David il tassista mi avrebbe aiutato a trovare un negozio aperto alle otto del mattino, per procurarmi un adattatore e non esaurire la carica del cellulare. Sarebbero seguiti l’attesa infinita nell’executive lounge dell’unica compagnia aerea che serve l’estremo nord, il volo su un bimotore a elica con una bella hostess dalle nocche bianche di paura, l’atterraggio al minuscolo aeroporto di Cicely.
Il sole, la brezza, le vacche.

Una foto veloce ·

In giacca e cravatta con Duane G. Carey.

Il tizio in tuta è stato l’ultimo a pilotare con successo lo Shuttle Columbia.
Posso dire che è un tipo con i piedi per terra…

Cold open ·

[Joel Pons Fleischman(n)] Don’t get me wrong, I’m not kidding myself, Scotland isn’t Italy, but it’s not Cambodia, right? I mean have you got any idea how many Italian restaurants there are in Edinburgh? There’s five, there’s fourteen movie theatres, two practically Piedmontese delis, and if we’re talking about freezing our buns off? The median temperature is only five degrees lower than Acqui Terme (AL), despite the differential in precipitation.
Ah, a chinotto, and another scotch for the businessman.
So anyway, it’s not as if Scotland was part of my gameplan, but the fact is I’ve always thought that physics was for me. I mean ever since I played scientist with Katie Kaplin in the second grade; I had the desire, the grades, I just couldn’t find any jobs! I mean do you have any idea what it means to be unemployed for two years? I mean, hell! I know what you’re thinking, picking tomatoes, right? Let’s face it, physicists are not exactly needed in the Bel Paese.
So, seventy-five job applications later, seventy-four turn-downs, only one comes through. Scotland…

[Businessman] Whadya mean?

[Joel Pons Fleischman(n)] Well, the government agreed to finance part of my placement salary to the tune of twenty thousand pounds, and in return? I agreed to be their indentured slave for the next twelve months… What?

[Businessman] You ever been to Britain?

[Joel Pons Fleischman(n)] Well, not exactly… Of course, of course! What kind of a lingera do you think I am?! I mean, Elaine, she’s a third year law student at UPO, we came out last summer, we loved the place. Well, alright, not loved, but we both agreed it is definitely doable… What are you saying? What are you trying to say? You trying to tell me something?

[Businessman] Good luck.

NOMFUP ·

Appena il mio aereo decollerà da Malpensa, l’Italia sarà NOMFUP: not my fucking problem.

Epigrafe ·

[…] Your obligation
is not discharged by any common rite.
What you must do must be done on your own
so get back in harness. The main thing is to write
for the joy of it. Cultivate a work-lust
that imagines its haven like your hands at night
dreaming the sun in the sunspot of a breast.
You are fasted now, light-headed, dangerous.
Take off from here. And don’t be so earnest,
let others wear the sackcloth and the ashes.
Let go, let fly, forget.
You’ve listened long enough. Now strike your note.

~ Seamus Heaney, 1939–ieri. Qui una selezione di poesie.

Cicely, Scotland: the Trailer ·