Virtualia?

Piove sui works in regress.

European, italiano, piemontèis. Falso e cortese. Geriatric millennial. Bezbožný. Samotář. 100% spoleh!

Strade dell’Est ·

Quest’anno ho dovuto rimandare le ferie lunghe a settembre causa Progetto Importante.

Le mie possibili destinazioni erano:

  • Balcani occidentali (dalla Stiria a… boh… Sarajevo?);
  • Galizia austroungarica (con transito a Leopoli);
  • Germania orientale (suggerito da Lenka; anche no);
  • Tour della Slovacchia (dlouho opožděné);
  • Transcanadese (per andare a trovare Betsy).

Un pomeriggio al lavoro due stimate colleghe, Saltanat e Yekaterina, hanno dato una presentazione del loro Paese di origine: il Kazakhstan.
Un tarlo ha cominciato a rodere. Sono abbastanza vecchio da aver studiato e ricordare l’Unione Sovietica integra, ma non so niente di niente delle giovani repubbliche centro-asiatiche. Del Kazakhstan conosco soltanto il ciclista Alexandre Vinokourov e il cosmodromo di Bajkonur: non è una meta turistica rinomata, ma sembra essere un posto interessante. L’attuale situazione politico-sociale è stabile, il governo italiano non sconsiglia i viaggi. Quindi, perché no?

SCAT Airlines ha voli diretti da Praga ad Astana due volte a settimana. Io invece ho acquistato da Turkish Airlines un biglietto A/R da Vienna ad Almaty con scalo a Istanbul, perché potevo pagarlo con i “punti Fragola” aziendali.
Esco di casa fra pochi minuti. Il piano di viaggio prevede due giorni ad Almaty, un volo da sud a nord con Air Astana, due giorni nella capitale, l’attraversamento da nord a sud della steppa e del deserto in treno, un giorno di riposo ad Almaty, e infine un’escursione guidata di tre giorni nella natura del sud-est. Tornerò a Brno nella tarda serata di venerdí 13.

Avrò con me il tablet su cui prenderò appunti, ma a differenza dell’anno scorso non penso di pubblicarli prima del ritorno. Ci leggiamo poi.